Oggi vi raccontiamo di un’altra meraviglia della Lessinia.
La mappa indica la sua posizione a soli 18 chilometri dal Veja Adventure Park
dunque sarà molto facile per chi ama la montagna aggiungerlo come tappa, dopo essere passati a farci visita naturalmente.
Prima di raccontarvi di cosa si tratta nel dettaglio guardate con i vostri occhi il filmato che segue, anche per chi c’è già stato sono immagini impressionanti.
Di cosa si tratta
“La Spluga della Preta è un abisso di origine carsica, si trova nel comune di Sant’Anna d’Alfaedo, poco a nord della sommità del Corno d’Aquilio. L’imbocco della Spluga è situato delle zone delle pialde, ultimo lembo della provincia di Verona che si incunea in quella di Trento. La profondità dell’abisso è di 877 metri.”
Già questi pochi dati raccontano di qualcosa di incredibile e terrificante allo stesso tempo.
A questo link da wikipedia potete trovare la storia della scoperta di questo profondissima cavità, il susseguirsi di scoperte, gli errori di misurazione e anche i risvolti politici che ne hanno contraddistinto le vicissitudini.
Curioso anche che per raggiungerlo si debba salire quasi sulla sommità della montagna, la qual cosa offre agli speleologi il piacere di cimentarsi anche in esplorazioni preliminari di luoghi ben più salutari e luminosi.
Cercando sul web informazioni sulla Spluga della Preta scoverete tantissimi racconti, video, descrizioni, del resto da oltre 60 anni è uno degli abissi più frequentati al mondo nonché uno dei più profondi.
Dalla fantasia alla realtà
Anche una persona dotata di una modesta immaginazione potrebbe fantasticare su questo luogo in lungo e in largo ma noi abbiamo scovato il racconto di una speleologa che si definisce “gamel”, speleologo alle prime armi diciamo, ma sarà lei stessa a raccontarvi simpaticamente il significato del termine.
È un racconto avvincente e ricco di autoironia, per un non addetto ai lavori sicuramente anche di pazzia.
Dunque quale migliore occasione di visitare la “Signora Preta” se non immedesimandosi in veri esploratori degli abissi del bel paese, che nel lontano 2003 si calarono in un giorno nevoso d’autunno nella Spluga della Preta, alla ricerca di emozioni, adrenalina e forse di se stessi.
Buona lettura.
LA SIGNORA PRETA – IMPRESSIONI DI UN GAMEL
Pubblicato sul n. 49 di PROGRESSIONE – anno 2003
“Prima di cominciare mi sembra opportuno spiegare il significato del termine “gamel”: è una parola ironicamente dispregiativa in uso tra gli speleologi triestini per indicare colui che inizia a fare speleologia, il corsista o neospeleologo, colui insomma che raggiunge il minimo risultato con il massimo sforzo (secondo A. Zorn detto Vibro)!!
Ognuno di noi è affezionato ad una grotta in particolare ed ama trasmettere la sua passione per questa nei modi più disparati. Francesco Sauro, amico e speleologo appartenente al gruppo di Padova e/o Verona, mi ha trasmesso il mito della Spluga della Preta, la Signora cavità dei Monti Lessini, tanto da incuriosirmi.
Su questa grotta ho letto diversi articoli e allo speleoraduno Montello 2002 sono venuta alla conoscenza della mastodontica Operazione Corno D’Aquilio che ha determinato la sua pulizia. La bonifica iniziò nel 1988 e durò 40 mesi … ” Continua
Un ringraziamento speciale a Barbara Grillo (Radicio, CGEB)