Nei pressi del Veja Adventure Park ci sono molti luoghi affascinanti, oggi vi parliamo di un posto che oltre al fascino nasconde anche una storia leggendaria.
Chiudete gli occhi e trovate qualcuno che legga per voi queste righe.
Immaginatevi di inoltrarvi in una galleria scavata nella montagna, con le luci tremolanti che disegnano ombre in movimento sulle pareti, e di mettervi in ascolto del silenzio.
Vi sembrerà di sentire il ticchettio degli scalpelli, e le voci di cavatori instancabili provenire dal passato attraverso qualche fessura nella roccia.
Sono l’eco della storia, narrata da quelle mura incise che sovrastano le vostre teste.
Immaginate poi di attraversare i lunghi corridoi di una cattedrale di pietra, delimitati dalla roccia scolpita a mano di navata in navata, a perdita d’occhio.
Di osservare i blocchi trasportati fuori tra corpi sudati e muscoli tesi nello sforzo.
E poi tornando all’esterno respirare a pieni polmoni l’aria fresca della zona, e vedere quelle lastre rosa sui tetti delle case e poi giù a valle e fino alla città, riscoprirle applicate ai magnifici monumenti che vi sono tanto familiari.
Riuscite a figurarvi una simile esperienza?
Ora aprite gli occhi e leggete il seguito, le cave di Prun vi stanno aspettando.
Le cave di Prun
A 10 minuti dal Veja Adventure Park trovi Prun, uno dei paesi dell’alta valle di Negrar di Valpolicella, una tappa consigliata per chi visita la zona.
Le cave di Prun, disposte sul versante orientale del monte Robiago, si estendono per oltre due chilometri.
Secondi le fonti storiche, queste monumentali cave già esistevano agli inizi del XIII secolo. Intorno al 1360 si sa che le pietre qui estratte venivano portate nella cantina del monastero di san Zeno, dove venivano lavorate dai frati. L’utilizzo intensivo però si ebbe a partire dal 1700.
Le pietre che qui venivano estratte andarono ad adornare i principali monumenti di Verona agevolate dal trasporto lungo il fiume Adige, quindi dal Po in quelli di molte altre città della pianura padana.
Sono state interamente scavate a mano, dalla mano esperta dei cavatori locali, che hanno utilizzato il loro prodotto trasformando la collina in una maestosa cattedrale. [Cit. Wikipedia]
Non più sfruttate a partire dagli anni 50, hanno avuto usi diversi: da deposito di materiali a fungaie.
È possibile richiedere visite guidate alle Cave di Prun da svolgersi preferibilmente il fine settimana contattando con anticipo l’Ass.ne La Malga tel. + 39 340 5772823 (chiamare in orario serale)